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Intolleranze Alimentari

Indice

  • Che cosa sono le intolleranze alimentari
  • Differenze tra allergia e intolleranza alimentare
  • Quali sono le cause
  • I sintomi
  • Test intolleranze alimentari
  • Quando bisogna rivolgersi ad uno specialista

Che cosa sono le intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari sono delle reazioni avverse scatenate dall’ingestione di uno o più alimenti. Il numero delle persone colpite da questi disturbi è poco chiaro soprattutto per via dei molti errori procedurali nella diagnosi, ma anche all’uso di una terminologia non idonea a descrivere manifestazioni di comune riscontro. Non solo: anche l’impiego di criteri diagnostici poco attendibili e non riconosciuti dalla comunità scientifica resta un ostacolo molto difficile da superare per far arrivare al paziente un’informazione corretta.

Le intolleranze alimentari vengono spesso citate in giudizio quali colpevoli delle più frequenti patologie e condizioni, prima tra tutte l’obesità, correlate all’alimentazione. Per aver contezza di quanto sia diffusa questa voce di corridoio, è sufficiente considerare come, effettuando una ricerca in rete, si trovino all’incirca 100.000 risultati sulla relazione tra sovrappeso e intolleranze. E, ovviamente, non sono tutti risultati trapelati da riviste scientifiche accreditate e debitamente inquadrati nel contesto clinico del singolo paziente.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che l’organismo mette in atto una serie di reazioni aspecifiche e spesso difficili da distinguere da quelle dovute alle ben più gravi (ma molto meno diffuse) allergie alimentari. Allora inizia a fare chiarezza tra le due.

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Differenze tra allergie e intolleranze alimentari

Allergie e intolleranze alimentari rientrano nel gruppo delle reazioni avverse agli alimenti di tipo non tossico, e sono fortemente determinate dalla suscettibilità individuale.

Immagine da: SID, ADI, AMD, ANDID, SINU/SINUPE, SIO. (2016). Position Statement su Allergie, intolleranze alimentari e terapia nutrizionale dell’obesità e delle malattie metaboliche. Roma

La principale differenza tra le due manifestazioni patologiche risiede nel coinvolgimento del sistema immunitario, caratteristica propria delle allergie alimentari. Queste colpiscono esclusivamente le persone che sviluppano verso le molecole estranee contenute negli alimenti un’attivazione dal sistema di difesa: la risposta specifica che ne consegue e la sintomatologia tipica che si associata all’ingestione di questi alimenti (orticaria acuta, angioedema, sindrome orale allergica, asma, anafilassi, gastrite eosinofila e dermatite atopica) sono elementi cruciali da riferire al medico per formulare una corretta diagnosi.

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Quali sono le cause delle intolleranze alimentari?

A seconda delle molteplici cause che le scatenano, è possibile distinguere le intolleranze alimentari in:

  • Enzimatiche, dovute a deficit nella funzione/attività di enzimi (proteine specifiche) nell’apparato digerente oppure, più in generale, nell’organismo. Di natura congenita, esse si presentano sin dalla nascita oppure durante la crescita. Rientrano in questa categoria le intolleranze al lattosio o ai carboidrati;
  • Farmacologiche, determinate da composti contenuti negli alimenti a potenziale attività farmacologica (per esempio le ammine vasoattive come l’istamina);
  • Indefinite, che si sviluppano verso additivi utilizzati nell’industria alimentare.

Le Intolleranze alimentari, possono poi essere secondarie, ovvero comparire come conseguenza di patologie infiammatorie dell’intestino, gastrite, reflusso gastro-esofageo, litiasi della colecisti;

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Intolleranze alimentari: Sintomi

I sintomi delle intolleranze alimentari riferiti più frequentemente sono quelli gastrointestinali (flatulenza, gonfiore addominale, borborigmi, dolori addominali e diarrea). In alcuni casi possono comparire anche manifestazioni nervose (cefalea, vertigini, disturbi mnesici e letargia), cutanee (orticaria, angioedema, eczema) e respiratorie (asma, rinite). Generalmente, tuttavia, si tratta di manifestazioni di lieve entità e che non impediscono alle persone intolleranti di assumere piccole quantità dell’alimento trigger senza effetti collaterali.

Le manifestazioni cliniche delle allergie alimentari, invece, possono avere esordio precoce (da pochi minuti a poche ore dall’ingestione dell’alimento) o tardivo (almeno dopo due ore) e la loro espressione poi può variare sensibilmente, da un grado lieve fino a forme più severe. Non solo: sono spesso caratterizzate da un coinvolgimento multisistemico (cute, apparati gastrointestinale, respiratorio e cardio-circolatorio).

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Test intolleranze alimentari

Attualmente esistono diversi test per la diagnosi delle intolleranze alimentari, spesso proposti in batteria e a prezzi non esattamente economici. Si tratta, tuttavia, di test privi di validazione ed evidenze scientifiche; su questi, numerose società scientifiche (SID, ADI, AMD, ANDID, SINU, SINUPE, SIO) si sono espressa contrariamente con una presa di posizione. Per utilità del lettore, qui di seguito verrà riproposto l’elenco di tali prove, così da evitare di cadere preda delle numerose sirene in circolazione:

  • Dosaggio IgG4;
  • Test di Bryan;
  • Alcat test;
  • Elettroagopuntura di Voll o EAV, Bioscreening, Biostrength test, Sarm test, Moratest, Vega test;
  • Test kinesiologico;
  • Dria test;
  • Analisi del capello;
  • Iridologia;
  • Biorisonanza;
  • Pulse test;
  • Riflesso cardiaco auricolare.

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Quando bisogna rivolgersi ad uno specialista

Di recente, facendo leva sul bisogno di alcuni individui di trovare soluzioni rapide e poco impegnative ai propri problemi, la diffusione di regimi alimentari restrittivi basati su questi fantomatici test è aumentata considerevolmente. A questo si aggiunge la scarsa reperibilità in rete di fonti che trattino l’argomento secondo i canoni della medicina basata sull’evidenza.

Vista la similitudine con alcuni sintomi allergici, il Medico chirurgo, qualora sospettasse un’intolleranza alimentare, escluderà anzitutto che si tratti di un’allergia tramite l’anamnesi iniziale. La conferma del sospetto potrà arrivare tramite specifici esami (Breath Test per l’intolleranza al lattosio, per esempio), attraverso l’approccio anamnestico per le intolleranze farmacologiche e per quelle da meccanismi indefiniti il test di provocazione con la somministrazione dell’additivo sospettato.

In caso di reazione acuta invece, è bene contattare subito il proprio Medico di medicina generale, in questo modo sarà possibile iniziare a comprenderne le cause in maniera tempestiva e arrivare a una corretta diagnosi.

Binetti, P., Marcelli, M., & Biasi, R. (2016). Manuale di Nutrizione Clinica e Scienze Dietetiche Applicate. Roma: Societtà Editrice Universo.

Istituto Superiore di Sanità. (2020). Intolleranza alimentari. Tratto da EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica: https://www.epicentro.iss.it/intolleranze/

Istituto Superiore di Sanità. (2020). Intolleranze alimentari. Tratto da ISSalute – Informarsi, conoscere, scegliere: https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/i/intolleranze-alimentari#bibliografia

Rivellese, A. A., Annuzzi, G., Capaldo, B., Riccardi, G., & Vaccaro, O. (2017). Nutrizione Umana. Napoli: EDIZIONI IDELSON-GNOCCHI 1908 s.r.l.

SID, ADI, AMD, ANDID, SINU/SINUPE, SIO. (2016). Position Statement su Allergie, intolleranze alimentari e terapia nutrizionale dell’obesità e delle malattie metaboliche. Roma.

AUTORI
Nicolò Gallo Curcio
Biologo Nutrizionista

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