Il dolore al polso è un problema comune che può compromettere la qualità della vita e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Che sia causato da sforzi eccessivi, movimenti ripetitivi, infortuni sportivi o condizioni croniche come l’artrite, la sindrome del tunnel carpale o la tendinite, la fisioterapia rappresenta una delle soluzioni più efficaci per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità del polso. In questo articolo, esploreremo come interviene la fisioterapia, i diversi tipi di trattamenti disponibili e alcuni suggerimenti per gestire il dolore al polso.
Cos'è il dolore al polso?
Il dolore al polso può essere causato da una varietà di fattori, con l’uso eccessivo che rappresenta la causa più comune. Altre cause includono condizioni infiammatorie come l’artrite, la sindrome del tunnel carpale e la tendinite. Il trattamento per il dolore al polso dipende dalla causa sottostante, e nella maggior parte dei casi, include riposo, ghiaccio e antidolorifici da banco ma spesso possono essere necessari anche fisioterapia o interventi chirurgici.
Cause comuni del dolore al polso
- Uso eccessivo: l’uso eccessivo del polso può portare a irritazione e infiammazione di tendini e muscoli. Questo si verifica spesso in persone che lavorano con le mani tutto il giorno o che praticano attività che richiedono movimenti ripetitivi del polso, come digitare al computer, giocare a tennis o a golf.
- Artrite: l’artrite è una condizione che causa gonfiore e dolore alle articolazioni. Le forme più comuni di artrite che colpiscono il polso sono l’osteoartrite e l’artrite reumatoide. Entrambe possono causare dolore, rigidità e perdita di mobilità.
- Sindrome del tunnel carpale: questa condizione è causata dalla compressione del nervo mediano all’interno del tunnel carpale del polso, provocando dolore, formicolio e intorpidimento.
- Tendinite e Tenosinovite: La tendinite (infiammazione dei tendini) e la tenosinovite (infiammazione della guaina tendinea) possono essere causate da sforzi ripetuti, movimenti impropri o lesioni acute, provocando dolore e rigidità al polso.
Come interviene la fisioterapia
La fisioterapia offre un approccio non invasivo per ridurre il dolore al polso, migliorarne la mobilità, rafforzare i muscoli e i legamenti circostanti e prevenire ulteriori lesioni.
Il primo passo per sviluppare un piano di trattamento fisioterapico personalizzato che risponda alle esigenze specifiche del paziente è la diagnosi di un medico specializzato. Una volta accertata la causa del dolore al polso il fisioterapista potrà condurre una valutazione completa sul dolore, la sensibilità, l’escursione articolare del polso e definire obiettivi a medio e lungo termine. Il fisioterapista inoltre monitorerà regolarmente il paziente per adattare e aggiornare il trattamento in base ai progressi o ai cambiamenti delle condizioni.
Il tipo di trattamento dipenderà dalla natura e dalla gravità della condizione del polso e può prevedere la combinazione di diverse tecniche manuali e strumentali, ma anche esercizi e stretching. Tra i trattamenti a disposizione dei fisioterapisti più frequentemente usati per la gestione del dolore al polso sono:
- Mobilizzazione articolare: una tecnica manuale utilizzata per migliorare la mobilità del polso e ridurre il dolore. Consiste in movimenti passivi delle articolazioni effettuati dal fisioterapista per aumentare l’ampiezza di movimento e ridurre la rigidità. Questa tecnica è particolarmente utile in condizioni come l’artrite e dopo lesioni traumatiche.
- Terapia ad ultrasuoni: prevede l’utilizzo delle onde sonore per stimolare la guarigione dei tessuti molli e contribuire ad alleviare il dolore.
- Tecniche di terapia manuale: tra cui massaggi per ridurre l’infiammazione e rilascio miofasciale aiuta a sciogliere tensioni muscolari profonde con l’obiettivo di alleviare il dolore e migliorare la funzionalità del polso.
- Elettrostimolazione: come la TENS favorisce il rilascio di endorfine e incrementa il flusso di sangue ai tessuti.
- Esercizi di rafforzamento muscolare: il rafforzamento dei muscoli che supportano il polso è essenziale per alleviare il dolore e prevenire recidive. Gli esercizi di resistenza, come l’uso di bande elastiche, sono comunemente utilizzati per rafforzare i muscoli flessori ed estensori del polso. Questi esercizi sono importanti per sostenere la struttura del polso e prevenire ulteriori lesioni.
- Stretching: il mantenimento della flessibilità dei muscoli e dei tendini del polso è cruciale per ridurre la tensione e il dolore. Esercizi di stretching specifici, come l’estensione e la flessione del polso, aiutano a mantenere o migliorare la flessibilità e a prevenire rigidità e dolore cronico.
- Crioterapia: prevede l’applicazione di impacchi di ghiaccio sulle aree doloranti del polso per ridurre il gonfiore e l’infiammazione. Questa tecnica è particolarmente efficace nel trattamento di lesioni acute e infiammazioni croniche.
- Rieducazione gestuale: ha lo scopo di insegnare a riprogrammare i movimenti, anche i più semplici, come scrivere o afferrare una penna, in modo da ridurre al minimo lo stress e il carico sulle articolazioni malate.
Suggerimenti per gestire il dolore al polso
Per gestire efficacemente il dolore al polso, è fondamentale seguire alcuni suggerimenti chiave. Prima di tutto, è essenziale mettere a riposo il polso, evitando movimenti ripetitivi, sforzi continui e tensioni che possono aggravare il problema. Il riposo è uno dei modi più efficaci per permettere al polso di guarire, prevenendo ulteriori lesioni.
L’applicazione di impacchi di ghiaccio è un’altra strategia utile per ridurre sia il dolore che il gonfiore. Il ghiaccio dovrebbe essere applicato per circa 20 minuti alla volta, più volte al giorno, specialmente nei primi giorni dopo l’insorgenza del dolore. In caso di dolore acuto, l’uso di antinfiammatori da banco può fornire un sollievo temporaneo, ma è importante non affidarsi esclusivamente a questi farmaci senza consultare un medico.
Se invece il dolore e il gonfiore persistono per più di qualche giorno o peggiorano, è consigliabile rivolgersi a un medico. Generalmente, l’intervento chirurgico è considerato solo nei casi più gravi, come fratture ossee complesse, sindrome del tunnel carpale prolungata o rottura dei legamenti. Queste condizioni richiedono una valutazione approfondita e un trattamento specializzato per ripristinare la funzionalità del polso e prevenire ulteriori complicazioni.