In questo articolo parleremo di una delle lesioni più frequenti del ginocchio, la rottura del menisco. In particolare, ci concentreremo sui trattamenti riabilitativi più efficaci tra i quali la fisioterapia e il rinforzo muscolare, indicandone i vantaggi.
Come avviene
Partiamo prima di tutto dalla definizione precisa di menisco in modo da comprenderne la collocazione, il ruolo e le funzionalità. Il menisco è una struttura particolarmente resistente formata da cartilagine fibrosa collocata all’interno del ginocchio, precisamente tra il femore e la tibia. Ogni gamba ne ha due, uno laterale e uno mediale. La funzione del menisco è di fare da cuscinetto, ossia ammortizzare le sollecitazioni meccaniche cui le ginocchia possono essere esposte a seguito di salti, corse, camminate e particolari movimenti. Questa particolare struttura, però, se soggetta a movimenti bruschi che implichino una torsione forzata del ginocchio, potrebbe rompersi. La rottura del menisco è infatti una lesione particolarmente frequente in ambito sportivo poiché cambi di direzione e movimenti violenti sono generalmente più comuni. Si tratta comunque di una lesione che può verificarsi anche in età avanzata per via del deterioramento dei tessuti e della cartilagine.
Cause della rottura del menisco
Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, le cause più frequenti di rottura del menisco sono i traumi durante l’attività sportiva, soprattutto distorsioni del ginocchio. Nello specifico, gli sport in cui è più frequente sono quelli che prevedono movimenti bruschi, salti e cambi repentini di direzione come calcio, rugby, tennis e basket ad esempio. In questi casi, è il menisco mediale ad essere maggiormente coinvolto trattandosi di una struttura meno mobile e quindi meno in grado di difendersi da eventi traumatici. La rottura del menisco comunque può dipendere anche da un deterioramento della cartilagine dovuto all’età. In questi casi, anche movimenti apparentemente semplice possono provocare questa lesione.
Sintomi
Di seguito indichiamo i sintomi più comuni sperimentati dal paziente in caso di rottura del menisco:
- Dolore in corrispondenza del ginocchio che può interessare più intensamente specifiche parti a secondo del menisco coinvolto
- Gonfiore causato dall’infiammazione
- Blocco del ginocchio
- Instabilità del ginocchio accompagnata dal cedimento dell’articolazione
- Scricchiolio in corrispondenza del ginocchio
Rottura menisco: tempi di recupero
I tempi di recupero dopo rottura del menisco dipendono dalla gravità della lesione, dalla collocazione precisa e dall’eventuale coinvolgimento di altre strutture come i legamenti. In caso di una rottura grave del menisco che preveda intervento chirurgico e successiva fase riabilitativa, i tempi di recupero si aggireranno tra le 2 e le 6 settimane.
Rottura menisco: cosa fare
In caso si ipotizzi una rottura del menisco, la prima cosa da fare è rivolgersi a un Medico fisiatra che valuti attentamente la situazione e stabilisca il trattamento più adeguato da adottare. In caso si trattasse di una lesione tale da richiedere un trattamento di tipo conservativo, si potrà intervenire in vari modi a seconda delle indicazioni fornite dal Medico fisiatra:
- Riposo
- Utilizzo di farmaci antifiammatori
- Crioterapia, ossia applicazioni di ghiaccio
- Compressione
- Sedute di fisioterapia
Nel caso fosse invece indicato il trattamento chirurgico, nella fase successiva all’operazione sarà essenziale seguire un adeguato percorso riabilitativo che a seconda dei casi preveda:
- Sedute di fisioterapia
- Rinforzo muscolare
- Recupero della propriocezione
- Laserterapia
- Tecarterapia
I vantaggi della fisioterapia e dei trattamenti elettromedicali in caso di rottura del menisco
Sono innumerevoli i vantaggi che possono arrecare la fisioterapia e il rinforzo muscolare sia nel trattamento conservativo sia nella fase riabilitativa post-chirurgica. Infatti, la possibilità di eseguire movimenti controllati sotto la guida di un professionista qualificato garantisce al paziente un graduale recupero delle funzionalità e della stabilità dell’articolazione. La guida del fisioterapista e la supervisione degli esercizi indicati è essenziale per evitare che il paziente possa compiere movimenti errati e non indicati durante la fase riabilitativa. Anche l’utilizzo di elettromedicali come la Tecarterapia che utilizza il calore a scopo terapeutico o la Laserterapia che utilizza l'energia prodotta dai raggi laser per generare reazioni biochimiche a livello cellulare può rivelarsi molto utile per il paziente. Infatti, la Tecar, ad esempio garantisce molteplici benefici per il paziente, tra i quali la riduzione del dolore e l’accelerazione della guarigione.
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