In questo articolo parleremo della sindrome del tunnel carpale, un disturbo comune dovuto alla compressione del nervo mediano, di cui esploreremo caratteristiche, cause, sintomi e rimedi. In particolare ci concentreremo sull'importanza della fisioterapia per intervenire su questo disturbo.
Che cosa è la sindrome del tunnel carpale
La sindrome del tunnel carpale è la neuropatia periferica più comune e deriva dalla compressione del nervo mediano del polso. Analizziamo nel dettaglio i vari termini tecnici per capire tutti gli elementi coinvolti.
Con tunnel carpale si intende un “canale” in cui passano i tendini di nove muscoli della mano e il nervo mediano. Quest’ultimo è un nervo periferico molto importante che attraversa braccio e avambraccio fino ad arrivare alla mano ed è fondamentale per la funzionalità degli arti superiori. Con neuropatia periferica si fa invece riferimento a malfunzionamento e lesioni a carico dei nervi delle estremità, tali da compromettere il normale passaggio di informazioni tra il sistema nervoso periferico e il sistema nervoso centrale. Visti tutti i distretti corporei in gioco e i nervi coinvolti si può ora descrivere più chiaramente cosa sia la sindrome del tunnel carpale. Si tratta infatti schiacciamento del nervo mediano che passa per il tunnel carpale dovuta a cause di vario genere. Questo disturbo colpisce tra il 3-6% della popolazione generale con una maggiore incidenza sulle donne.
Cause
A livello generale, non è semplice individuare precisamente le cause della sindrome del tunnel carpale. Infatti, potrebbe manifestarsi come una patologia idiopatica (primaria), ossia non conseguente ad altre condizioni morbose; potrebbe essere secondaria ad altre patologie preesistenti, reumatiche o non reumatiche; o, infine, potrebbe essere legata alle attività ripetutamente svolte in specifiche realtà professionali. In generale le cause della sindrome del tunnel carpale sono svariate e per questo raggruppiamo di seguito le principali:
- Traumi
- Manovre o attività manuali ripetitive
- Diabete
- Malattie che interessano la tiroide (ipertiroidismo)
- Artrite reumatoide
- Predisposizione ereditaria
- Condizioni fisiologiche (gravidanza, menopausa)
Sindrome tunnel carpale sintomi
I sintomi della sindrome del tunnel carpale variano a seconda della gravità della lesione ma tra quelli più diffusi che portano a identificarla indichiamo:
- Dolore ad alcune dita o all’intera mano
- Intorpidimento della mano e del polso
- Formicolio delle dita o dell’interna mano
- Sensazione di debolezza e bruciore
Alcuni di questi sintomi potrebbero acuirsi durante la notte per via delle particolari posizioni assunte dalla mano e dal polso che si trova per lo più in flessione, con la mano piegata verso il basso.
Come arrivare a una diagnosi
Per giungere a una diagnosi oltre all’anamnesi per comprendere la storia clinica del paziente e ai risultati dell’esame obiettivo, possono essere molto utili una serie di test specifici. Questi ultimi (come la Manovra di Phalen, la Manovra di Tinel, lo Square Wrist Sign, il diagramma dei sintomi della mano ecc.) sono volti a provocare i sintomi tipici di questo disturbo, a individuare l’ampiezza con cui si irradia il dolore e a ipotizzare una diagnosi. Gli studi di conduzione nervosa (esami volti a constatare se sia presente debolezza muscolare dovuta a lesione dei nervi) e l’elettromiografia (esame usato nella diagnostica neurologica volta a testare la funzionalità dei nervi) serviranno infine a risolvere l’eventuale incertezza diagnostica e a stabilire la gravità del disturbo. Una volta stabilita la diagnosi e valutata la gravità del disturbo sarà possibile orientarsi verso la migliore cura per la sindrome del tunnel carpale.
Sindrome del tunnel carpale: rimedi
Le forme di trattamento per sindrome del tunnel carpale variano a seconda della gravità della condizione. Se la diagnosi avviene tempestivamente e il disturbo appare moderato è possibile orientarsi verso una gestione conservativa che preveda l’adozione di tutori o uno splintaggio (viene applicata una stecca per tenere fermo il polso). Inoltre, è raccomandata una riduzione di tutte quelle attività che, svolte a casa o al lavoro, contribuiscano ad esacerbare i sintomi. I farmaci antinfiammatori non steroidei e i corticosteroidi somministrati per via orale possono essere efficaci per la gestione a breve termine del disturbo, mentre l'iniezione locale di corticosteroidi può migliorare i sintomi per un periodo più lungo. L’efficacia dell’iniezione si rileva in particolare quando siano presenti perdita di sensibilità o atrofia e debolezza del muscolo tenar e se i sintomi sono intermittenti piuttosto che costanti. Particolarmente efficace i risultano essere le sedute di fisioterapia che prevedano terapie fisiche, capaci di ridurre il dolore, e l’adozione di tecniche di terapia manuale.
Se i sintomi sono refrattari alle misure conservative, può essere presa in considerazione come cura per la sindrome del tunnel carpale l'opzione della terapia chirurgica.
La fisioterapia nel trattamento della sindrome del tunnel carpale
Come abbiamo accennato nel precedente paragrafo, anche la fisioterapia può essere davvero un’importante alleata nella cura della sindrome del tunnel carpale. Per iniziare, possono essere molto utili terapie fisiche come la Laserterapia, la Tens, e la Tecarterapia, volte a ridurre il dolore, oltre alla Ionoforesi. La Laserterapia applicata sul distretto corporeo interessato riscalda il tessuto, dando una sensazione di sollievo, e riduce l’infiammazione, andando ad accelerare notevolmente i tempi di guarigione. La Tens, ossia la stimolazione nervosa elettrica transcutanea, grazie alla corrente pulsata veicolata sulla superficie da trattare, produce un effetto analgesico. La Tecarterapia, grazie alla produzione di calore dall’interno del corpo, stimola i naturali processi di guarigione e velocizza il recupero. La ionoforesi infine sfrutta l’effetto dell’elettricità per somministrare farmaci (come i corticosteroidei, spesso usati contro questa sindrome) con alta precisione.
Per quanto riguarda le terapie manuali, a seconda dei casi, potrebbero essere raccomandabili delle mobilizzazioni dei muscoli molli che tendono a rilassarli, facilitando lo scorrimento dei tendini e dei nervi. Inoltre, una buona soluzione è rappresentata anche dal kinesio-taping, una terapia che si avvale di bende elastiche che, posizionate adeguatamente dal fisioterapista sulla zona da trattare, producono un effetto terapeutico. Infine, anche la massoterapia, conosciuta anche come massaggio terapeutico, può essere di giovamento contro questa sindrome, grazie alla sua azione antinfiammatoria e antidolorifica.
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