La paziente
- Donna, 35 anni, videoterminalista (turni di 6 ore), madre di bambino di 4 anni
- Nessuno sport
- Nessuna patologia
L’infortunio
Da circa 3 settimane la paziente lamentava un dolore alla cervicale, soprattutto a destra. Il dolore era peggiore quando era seduta a lungo al PC, quando guardava la TV sul divano e quando guidava a lungo. Per fortuna non c’era irradiazione al braccio né alla mano. Giusto alla mattina si svegliava con le ultime 3 dita della mano destra addormentate, ma questa sensazione passava nel corso della mattinata.
Di sua iniziativa la paziente aveva già assunto anti-infiammatori e antidolorifici per 4 giorni ma senza grande beneficio. Su consiglio del suo medico di base aveva applicato un cerotto medicato per 5 giorni ma solo con beneficio limitato. Visto che la sintomatologia non passava, la paziente ha deciso di fare una visita specialistica fisiatrica.
La visita e la diagnosi
Il fisiatra ha osservato una rettilineizzazione del rachide cervicale e un atteggiamento cifotico della dorsale. Inoltre era dolentissima la palpazione di tutta la muscolatura cervicodorsale (trapezio, elevatore della scapola, romboidei). I riflessi erano normali e non c’erano deficit di forza alle mani.
Per escludere patologie importanti, il fisiatra ha comunque prescritto una risonanza magnetica che confermava quanto sospettato dal medico: rettilineizzazione cervicale con perdita della fisiologica curvatura, protrusione discale C6-C7 mediana-paramediana senza contattamento con le radici nervose, inziali segni di spondiloartrosi. Il fisiatra ha potuto porre così la diagnosi di Sindrome dolorosa miofasciale cervicodorsale in rettilineizzazione del rachide e discopatia, per le quali ha prescritto miorilassanti e un ciclo di fisioterapia.
La terapia e la guarigione
La paziente si è sottoposta (non senza qualche difficoltà organizzativa, tra lavoro e famiglia) alle sedute, mantenendo una frequenza di 3 sedute a settimana. Il trattamento consisteva di:
- Massoterapia decontratturante cervicodorsale
- Tecarterapia in modalità capacitiva
- Laserterapia sui trigger point muscolari
- Stretching assistito dei distretti muscolari interessati
- Esercizi di articolarità del collo
Già dopo le prime sedute la paziente ha osservato una riduzione del dolore (che si stava facendo meno intenso e, quando si manifestava, durava di meno) e un aumento dei movimenti del collo (tipo a fare retromarcia con l’auto, dalla parrucchiera ecc.). Anche la sensazione mattutina di addormentamento alle mani si faceva sempre meno intensa. Andando avanti con le sedute, il fisioterapista ha potuto aggiungere, su indicazione del fisiatra, esercizi di rinforzo muscolare dei muscoli stabilizzatori di scapola e di core stability.
Dopo 5 settimane di trattamento la situazione andava sempre migliorando con completa risoluzione del dolore. Alla visita di dimissione, il fisiatra ha proposto alla paziente il percorso di medical fitness con un preparatore atletico: l’obiettivo non era certo quello di far diventare sportiva una paziente che non lo era in precedenza, ma incoraggiare un’attività motoria controllata basata sull’educazione al movimento corretto e sulla tonificazione muscolare generalizzata.
Elisabetta Calianno
Sin dal primo giorno ho avuto un trattamento accurato e professionale; il terapista (Fabio) a cui sono stata affidata ha seguito con attenzione il mio percorso di ripresa, confrontandosi all’occorrenza con il medico specialista del centro.
Anche il personale della reception si è dimostrato sempre disponibile e cortese nella pianificazione delle sedute.
Lo consiglio vivamente.
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