RIABILITAZIONE PAVIMENTO PELVICO ROMA
La riabilitazione del pavimento pelvico è una terapia indolore e priva di effetti collaterali per rafforzare i muscoli pelvici.
Il servizio di riabilitazione del pavimento pelvico è attivo a Roma, presso tutti i nostri centri.
Il pavimento pelvico (o perineo) è un insieme di muscoli con compiti differenti. Per semplificare possiamo dire che va dal pube all’ano, chiude il bacino nella parte bassa e sostiene la vescica, l’utero e l’ultima parte dell’intestino.
Si chiama pavimento pelvico perché rappresenta la base dinamica del nostro corpo, il pavimento che sostiene i visceri.
Lo stile di vita sedentario, lo scarso esercizio fisico, il parto, la menopausa e altri eventi possono indebolire questi muscoli e dare origine a disturbi e disagi come la perdita di urina, di aria o di feci, dolore durante i rapporti sessuali o scarso piacere.
La riabilitazione perineale è un efficace strumento di prevenzione e/o trattamento delle disfunzioni urogenitali, utile ed efficace quindi nei casi di prolasso rettale, uterino o vescicale, post menopausa, post chirurgico (emorroidi, isterectomia, prostatectomia), stipsi o incontinenza fecale e/o urinaria, menopausa, emorroidi, cistiti ricorrenti, vulvodinia, anismo, sessualità dolorosa, dopo il parto, dopo un cesareo o altri interventi ginecologici.
I fattori di rischio per l’incontinenza urinaria femminile sono:
- gravidanza e parto
- menopausa
- invecchiamento
- interventi chirurgici
- sovrappeso
- stazione eretta prolungata
I fattori di rischio nell’uomo sono rappresentati per lo più da interventi chirurgici prostatici e/o uretrali, a seguito dei quali si può incorrere all’incontinenza urinaria di grado medio-severo. Ci sono evidenze scientifiche che attestano un miglioramento dell’incontinenza urinaria, conseguente all’intervento chirurgico di prostatectomia radicale, eseguendo un adeguato trattamento riabilitativo anche nella fase preoperatoria.
Fattori di Promozione
Contribuiscono allo sviluppo e aggravamento della Incontinenza Urinaria.:
- Obesità
- Broncopatie croniche
- Fumo
- Farmaci
- Malattie neurologiche e autoimmuni (es connettiviti…)
Non dimentichiamo che il pavimento pelvico è un muscolo e che, come tutti gli altri muscoli del nostro corpo, può essere (ri)tonificato con l’esercizio recuperando così la sua salute e la sua funzionalità.
Il trattamento non prevede nessuna preparazione particolare da parte del paziente. I trattamenti sono individuali e vengono svolti da personale sanitario specializzato.
Il protocollo riabilitativo si articola in diverse fasi:
Terapia manuale
Consiste nell’esecuzione di metodiche e tecniche fisioterapiche dove è richiesta la massima attenzione e collaborazione fisioterapista-paziente.
I punti fondamentali sono:
– presa di coscienza del perineo per imparare a sentirlo e riconoscerne la funzione
– eliminazione delle sinergie/dissinergie muscolari per compensi patologici
– rinforzo o rilasciamento dei muscoli perineali
– automatizzazione cioè utilizzo corretto dei muscoli perineali nella quotidianità. Si rieduca il paziente alla capacità di produrre una contrazione perineale valida quando si verificano improvvisi aumenti di pressione intraddominale ( es. tosse, starnuto, forte risata, sollevamento pesi…)
Biofeedback elettromiografico:
È una terapia fisica strumentale che consente di registrare l’attivazione muscolare volontaria utilizzando sondini endocavitari. Il segnale registrato viene trasformato in uno stimolo visivo e uditivo, in modo da dare un feedback al paziente rendendolo consapevole dei suoi muscoli pelvici e della loro funzionalità.
Stimolazione elettrica funzionale FES
È un tipo di terapia fisica strumentale eseguita con appositi sondini endocavitari e/o elettrodi superficiali che conducono impulsi elettrici per stimolare la muscolatura
a contrarsi .
Terapia comportamentale
si basa sulla presa di coscienza e consapevolezza del funzionamento del perineo, della gestione dei corretti ritmi di svuotamento e contenzione vescicale ( “bladder training” o allenamento vescicale), della corretta attivazione dei muscoli del pavimento pelvico durante le attività quotidiane evitando situazioni in cui la pressione addominale aumenta in modo incontrollato. È importante la motivazione al trattamento, attenersi alle indicazioni date ed essere costanti nell’eseguire gli esercizi prescritti.
L’incontinenza urinaria in particolar modo ma anche le tante altre disfunzioni urogenitali per la donna così come per l’uomo hanno un forte impatto sulla qualità della vita . Si genera ansia, vergogna, isolamento sociale e diminuita attività fisica; causano dolore emotivo, senso di inadeguatezza, disistima, fattori che a loro volta possono contribuire alla depressione. Il primo passo per riprendere le redini della propria indipendenza deve essere parlarne, sottoporsi a visite e controlli periodici, non vergognarsi, tantomeno credere che l’incontinenza sia “normale” e che convivere con pannolini e assorbenti sia la soluzione al problema.
È fondamentale un approccio multidisciplinare ed è essenziale che si crei un rapporto di fiducia tra operatore e paziente
Andremo a fare le contrazioni di Kegel, dal nome del ginecologo dr. Arnold Kegel che li ideò negli anni 40 .
La ginnastica può essere svolta in piedi, sdraiati o seduti più volte durante la giornata.
- Contrarre i muscoli del pavimento pelvico e mantenerli contratti 5-10 secondi proprio come se si volesse trattenere l’urina, quindi rilasciarli per altri 5-10 secondi; si consiglia di iniziare in modo graduale, contraendo inizialmente i muscoli per 4-5 secondi ed aumentare progressivamente fino a 10 secondi (evitando di contrarre addominale, adduttori e glutei)
- Rilassare i muscoli completamente per 5-10 secondi
- Fare una serie di 10 ripetizioni, 3 volte al giorno
Questi esercizi per il pavimento pelvico sono di semplice esecuzione e discreti, si possono fare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo .
Bisogna evitare il sovra-esercizio perché può portare all’effetto opposto a quello desiderato.
Gli esercizi di Kegel non sostituiscono il trattamento terapeutico con il professionista ma sono utili come approccio iniziale al problema.